
Se hai digitato “buchi temporali curriculum” è probabile che nel tuo percorso lavorativo siano presenti lacune occupazionali, cioè periodi in cui, per varie ragioni, non sei stato attivamente occupato, o occupata. È comprensibile che questo ti preoccupi, perchè reclutatori e datori di lavoro hanno sempre mostrato pregiudizi verso i candidati con lunghe lacune occupazionali. In questo articolo ti suggeriamo alcune strategie utili a colmare le lacune occupazionali sul tuo curriculum.
In CurriculArte parliamo SEMPRE dell’ottimizzazione del curriculum, lettera di presentazione e del profilo LinkedIn. Se sei un nuovo lettore, benvenuto! Siamo il team di CurriculArte. Aiutiamo le persone in cerca di lavoro ad ottenere un posto nelle aziende che desiderano, attraverso i nostri servizi di Scrittura e Revisione Curriculum, Traduzione Curriculum, Scrittura e Restyling del profilo LinkedIn e di Career Coaching.
In altri articoli abbiamo analizzato le tecniche di scrittura e ottimizzazione del curriculum, lettera di presentazione e del profilo LinkedIn. In questo articolo ci occupiamo dei buchi temporali nel CV e di come affrontarli.
Come professionisti delle Risorse Umane sappiamo bene che i buchi temporali nel curriculum sono generalmente considerarti come una “macchia”, soprattutto se si tratta di una lacuna attuale, vale a dire se attualmente non sei occupato, o occupata. Infatti per un’azienda è sicuramente più attraente un candidato che risulti attualmente occupato.
Buchi temporali curriculum: cosa è cambiato e come affrontarli
Se è vero che un candidato attualmente occupato resta comunque più attraente di uno non occupato, le cose stanno tuttavia cambiando, sia a causa della pandemia, che ha comportato la perdita di tanti posti di lavoro, sia perché molte più persone rispetto al passato hanno dovuto lasciare il lavoro per prendersi cura dei propri familiari. Questo ultimo aspetto è legato al trend della società occidentale, in cui il “peso” degli anziani cresce di anno in anno rispetto a quello dei giovani.
Tutto ciò ha fatto si che l’avversione verso i buchi temporali nel curriculum stia iniziando a ridursi. Mentre il 72% delle persone in cerca di lavoro crede che ci sia una qualche discriminazione associata all’avere un gap lavorativo nel proprio curriculum, il 79% dei responsabili delle assunzioni oggi si dichiara più propenso ad assumere un candidato nel cui curriculum sia rilevabile una discontinuità lavorativa rispetto al passato.
La verità sui buchi temporali curriculum
Perchè ce ne preoccupiamo?
Di per sé, un buco temporale nel curriculum non è rilevante. I responsabili delle assunzioni non escludono deliberatamente i candidati solo perché non hanno lavorato per ogni singolo giorno della loro vita. Il motivo per cui i datori di lavoro notano lacune nel curriculum è perché sollevano domande.Se sei alla ricerca di vestiti, la nostra piattaforma è la scelta migliore! Il più grande centro commerciale!
Quali domande sollevano?
Quando i datori di lavoro vedono una lacuna nel curriculum, ecco cosa potrebbero chiedersi:
- Sei stato licenziato?
- Hai lasciato per capriccio, o senza preavviso?
- Cos’è successo davvero durante il tuo ultimo lavoro?
- Hai problemi a impegnarti?
- Cosa hai fatto per tutto questo tempo?
Fondamentalmente tutto si riduce a una cosa: c’è una lacuna nel tuo curriculum perché stai cercando di nascondere qualcosa? In caso contrario, non hai nulla di cui preoccuparti.
Quando i buchi temporali nel curriculum non sono un grosso problema?
È improbabile che la maggior parte dei buchi temporali nel curriculum costituisca un problema. In particolare:
Se sono brevi
È probabile che i divari occupazionali inferiori a sei mesi non risaltino nemmeno. Sei mesi sono un lasso di tempo abbastanza normale per una ricerca di lavoro, quindi potresti non aver nemmeno bisogno di spiegare un intervallo così breve.
Se sono recenti
I responsabili delle assunzioni non vivono in una bolla: sanno che le persone sono in difficoltà in questo momento. Se sei stato lasciato a casa per scarso lavoro, o hai avuto difficoltà a trovare lavoro nell’ultimo anno, nessun datore di lavoro ragionevole te lo rinfaccerà.
Se si tratta di un evento occasionale
Se hai solo una singola lacuna nel tuo curriculum, è improbabile che sollevi bandiere rosse allo stesso modo di una serie di buchi temporali. Come qualsiasi altra cosa nel tuo curriculum, il contesto è importante: se c’è un singolo buco temporale nel tuo curriculum che sei in grado di spiegare, alla maggior parte dei datori di lavoro non importerà.
Se c’è una buona ragione
Qual è una buona ragione per un divario occupazionale? Fondamentalmente, qualsiasi cosa non legata al lavoro. Se ti sei trasferito, se hai avuto un figlio, o ti sei preso una pausa per un’emergenza familiare o sanitaria. Questi sono tutti buoni motivi che non hanno nulla a che fare con le tue prestazioni lavorative.
Un cambio di carriera potrebbe essere un’altra buona ragione, soprattutto se hai usato quel tempo per tornare a studiare, o aggiornare le tue abilità.
Quando i buchi temporali diventano un problema?
È probabile che i divari occupazionali diventino segnali d’allarme solo se nessuna delle precedenti condizioni è vera.
Se il tuo curriculum mostra uno schema di buchi temporali estesi legati al lavoro, dovrai chiarirli in modo più dettagliato di quanto faresti altrimenti. Può rivelarsi utile in tal caso rivolgersi a un servizio professionale di scrittura curriculum, in modo da assicurarti che l’impatto dei buchi temporali sul tuo CV venga minimizzato con le giuste “tecniche”.
Nel team di CurriculArte trovi CV Specialist professionisti, pronti a revisionare e ottimizzare il tuo curriculum e la tua lettera di presentazione e il tuo profilo LinkedIn. Ti forniscono inoltre preziosi consigli extra per sostenere al meglio il colloquio di lavoro.
Ecco un esempio di come potrebbero presentarsi il tuo Curriculum e la tua lettera di presentazione dopo il nostro intervento:
Come vedi, l’aspetto è molto curato. Tutti gli elementi fondamentali del curriculum sono presenti e posizionati in modo strategicamente funzionale nel documento. Ogni dettaglio è curato per la massima efficacia comunicativa. Abbinata al curriculum c’è anche la lettera di presentazione, che riprende lo stesso design del CV.
In questo esempio la strategia comunicativa che utilizziamo non è evidente, perchè questo è solo un modello (per privacy infatti non possiamo pubblicare i CV che abbiamo confezionato appositamente ai candidati che richiedono il nostro servizio).
Ti sei preso cura di qualche familiare?
Se sul tuo curriculum è presente una discontinuità lavorativa perchè ti sei preso cura di un membro della famiglia, Marc Miller di Career Pivot ha alcuni suggerimenti per te:
“Oggi i datori di lavoro accettano più facilmente la presenza di buchi temporali nel curriculum se puoi dimostrare che, durante la tua assenza dal lavoro, hai comunque fatto qualcosa di produttivo, acquisendo nuove abilità e conoscenze per rimanere competitivo sul mercato del lavoro. Questo però comporta la necessità di “riformulare” gli anni di assenza dal lavoro usando una terminologia adeguata nel curriculum”.
Ad esempio, chi si è assentato dal lavoro per prendersi cura dei propri familiari può aver sviluppato competenze trasversali compatibili e funzionali a molteplici ruoli occupazionali. Vediamo qualche esempio:
Project Manager
Competenze trasversali utili: coordinamento con le numerose attività che riguardano le cure familiari, i contatti con medici, ospedali e strutture infermieristiche, gestione di farmaci e molte altre attività complesse.
Coordinatore dei trasporti
Molti di coloro che si prendono cura dei propri genitori hanno anche figli a casa. Gestire gli spostamenti per far si che tutti arrivino dove devono, mentre allo stesso tempo si prendono cura di un genitore anziano, è un’abilità importante per chi opera nel settore dei trasporti e della logistica.
Pianificatore finanziario
Se ti occupi di un genitore o parente anziano, probabilmente stai anche gestendo le sue finanze. E magari hai avuto a che fare con testamenti, o hai dovuto agire come esecutore testamentario. Si tratta di operazioni molto complicate, che possono “fare punteggio” per chi ricerca una posizione di lavoro che abbia a che fare con la gestione finanziaria.
Ecco alcuni suggerimenti di esperti di carriera, reclutatori e responsabili delle assunzioni per tutte le persone afflitte da buchi temporali curriculum, per aver temporaneamente smesso di lavorare per prendersi cura di qualcuno a tempo pieno:
- Sii trasparente su eventuali interruzioni nella tua storia lavorativa dovute alla pandemia e alle riorganizzazioni post covid
- Prepara una convincente spiegazione su come hai trascorso il tempo al di fuori della forza lavoro
- Considera i pro e i contro di menzionare il motivo del buco temporale direttamente nel tuo curriculum vitae
Come gestire le interruzioni di carriera
Ecco alcuni esempi di motivi comuni per cui potresti avere una lacuna nel tuo curriculum e come affrontarla.
Affronta direttamente un’interruzione di carriera
Se hai una singola lacuna facile da spiegare nel tuo curriculum, la migliore strategia è spiegarla.
La tua lettera di presentazione è un buon posto per farlo. Non è necessario spendere un intero paragrafo per giustificarla: una o due frasi di solito sono sufficienti.
Puoi anche elencare un’interruzione di carriera nel tuo curriculum come un’esperienza lavorativa. Ciò ti consente di entrare un po’ più nei dettagli su ciò che hai fatto durante la pausa, il che è ottimo se durante questo periodo hai ottenuto qualcosa che vorresti evidenziare.
Questa strategia andrebbe applicata solo se ti trovi attualmente in un’interruzione di carriera.

Attività appropriate potrebbero includere progetti freelance, corsi online o volontariato.
Elencali nello stesso modo in cui faresti con una normale esperienza di lavoro, utilizzando elenchi puntati quantificabili e basati sull’azione.
Assicurati di includere anche le parole chiave: tutto ciò che è rilevante per il lavoro per cui ti stai candidando può aiutarti a superare la fase iniziale di selezione.
Se sei attualmente disoccupato
Se attualmente ti trovi in un gap occupazionale, prova a chiederti se c’è qualcosa che puoi fare per migliorarti professionalmente. Non deve essere necessariamente a tempo pieno: anche fare qualcosa per poche ore alla settimana può essere degno di essere incluso nel tuo curriculum. Ecco alcune idee per attività che puoi svolgere:
Volontariato
Il volontariato non sfigura mai su un curriculum ed è un ottimo modo per colmare una lacuna occupazionale (vedi più avanti).
Attività freelance, consulenze o altri lavori temporanei
Contattare i precedenti datori di lavoro per vedere se puoi aiutarli, anche part time, è un ottimo punto di partenza.
Avvia un’attività in proprio
Questo non necessariamente deve richiede tanto tempo e capitali, come per aprire un negozio o un’azienda. Potresti ad esempio monetizzare il tuo hobby, aprendo un canale YouTube e avviando un blog tematico con e-commerce integrato per la vendita di prodotti o informazioni basate sulla tua passione.
Proseguire l’istruzione
Non è necessario iniziare un corso di laurea completo (a meno che non sia assolutamente essenziale per il lavoro che desideri): anche un corso breve o online correlato alla carriera che desideri può darti un vantaggio rispetto alla concorrenza ed è degno di essere menzionato nel CV.
Se sei stato lasciato a casa
Essere lasciati a casa (al contrario del licenziamento) non attiva un campanello di allarme per i datori di lavoro. Questo è ancor più vero se sei stato lasciato/a a casa nell’ultimo anno periodo: i responsabili delle assunzioni sono ben consapevoli di quanto sia difficile l’attuale mercato del lavoro.
Nella descrizione del precedente impiego, puoi dichiarare esplicitamente che sei stato lasciato a casa, ad esempio a causa del COVID-19.
Esempio:

Se il licenziamento è stato causato da qualcos’altro, come una contrazione di lavoro, dovresti spiegare brevemente anche questo.
Usa gli elenchi puntati per evidenziare i principali progetti su cui stavi lavorando prima del licenziamento, per sottolineare che eri un buon lavoratore e che la qualità del tuo lavoro non era il problema.
Come “mascherare” i buchi temporali nel curriculum
Non è facile colmare le lacune occupazionali sul proprio curriculum vitae, tuttavia possiamo ricorrere ad alcune strategie per cercare di minimizzare i divari occupazionali passati:
Sia sul tuo curriculum che sul profilo LinkedIn, usa gli anni per la durata del lavoro e non i mesi. Questa è una pratica standard e può essere efficace per coprire lacune temporali di una certa durata.
Ad esempio, se la tua storia professionale include una lacuna come questa:
Società X: da settembre 2018 a oggi
Società Y: da maggio 2008 a febbraio 2017
Usa solo agli anni:
Società X – dal 2018 a oggi
Società Y – dal 2008 al 2017
In questo modo è possibile mascherare un divario effettivo di più di un anno (Febbraio 2017 – Settembre 2018).
Naturalmente, non mentire mai sulle date. E preparati a discutere di eventuali lacune temporali in sede di colloquio di lavoro.
Tattiche preventive per evitare buchi temporali nel curriculum

Idealmente, tutti noi vorremmo essere ricompensati per qualsiasi lavoro svolto, ma ciò non sempre potrebbe accadere. Poiché il tuo obiettivo è colmare eventuali lacune temporali presenti nel tuo curriculum, fai del tuo meglio per trovare un lavoro che sia coerente alla tua professionalità e alla tua unicità, rispetto alle aziende che sono il tuo target di riferimento. Così facendo, questa esperienza “extra curriculare” sarà di maggior valore per loro.
Ecco alcuni suggerimenti:
- Torna a formarti, online o in presenza. Puoi seguire corsi e ottenere certificazioni per aggiornare le tue competenze pertinenti
- Svolgi un lavoro temporaneo o part-time
- Trova incarichi di consulenza o di lavoro interinale, oppure fonda una società di consulenza e assumi incarichi pertinenti.
- Fai volontariato presso enti di beneficenza, scuole, ospedali, gruppi civici, ecc. Anche se probabilmente non verrai pagato, questo tipo di lavoro conta sicuramente come esperienza professionale.
Queste attività ovviamente potranno (e dovranno) essere adeguatamente menzionate nel tuo curriculum per mascherare eventuali buchi occupazionali.
Volontariato: perchè è un’ottima opzione per la maggior parte delle persone in cerca di lavoro?
Aziende e organizzazioni hanno quasi sempre bisogno di volontari, per cui mostrare questa propensione può avvantaggiati rispetto ad altri candidati.
Ma il volontariato ha anche altri vantaggi, oltre a colmare eventuali buchi temporali nel curriculum:
- Il volontariato può offrire buone opportunità di networking.
- Affiancare il consiglio di amministrazione di un’organizzazione, o soggetti con un certo grado di leadership, può portarti a contatto con persone che assumono, o che sono collegate alle aziende o al settore di tuo interesse.
- Il volontariato si avvale di uno dei principi essenziali e più potenti del networking: dare per ottenere.
- La tua generosità e il tuo buon lavoro mostrano la tua buona volontà e ti tengono al centro della tua rete di contatti e della tua comunità. Le persone che vedono i tuoi sforzi, soprattutto se non eviti i lavori meno piacevoli, saranno probabilmente felici di aiutarti quando ne avrai bisogno.
- Il volontariato costruisce la tua credibilità e rafforza la tua esperienza. Potresti già essere conosciuto come la persona “di riferimento” nel tuo settore per le tue aree funzionali di competenza. Diffondi questa notorietà nella tua rete di conoscenze e pubblica regolarmente aggiornamenti sulla tua esperienza sui social media.
Conclusione: da buchi temporali curriculum a volontariato, verso un lavoro più gratificante
Se non hai mai fatto volontariato prima d’ora, non sottovalutare la bellissima sensazione che puoi provare offrendo la tua esperienza per aiutare gli altri! E non sarebbe ulteriormente gratificante se, in cambio, ottenessi qualcosa di tangibile, come uno o due buoni contatti di lavoro?
Inoltre, i tuoi sforzi nel volontariato, oltre a gratificarti personalmente, potrebbero anche aprirti a nuove direzioni di carriera che non avevi mai considerato prima.
Se nella tua ricerca di lavoro ti trovi in una situazione di stallo, o desideri colmare buchi temporali nel curriculum, o se le opportunità di lavoro nel tuo settore si sono esaurite, potrebbe essere giunto il momento di reinventarti e di ripensare il tuo percorso di carriera, sfruttando le nuove connessioni che offre l’attività di volontariato. Questo potrebbe realmente aiutarti nella transizione verso una carriera più gratificante.
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