COSA È L'ESPERIENZA LAVORATIVA?
Se ti stai chiedendo cosa è l’esperienza lavorativa, devi sapere che non tutte le esperienze hanno lo stesso valore sul curriculum. Quindi cosa conta come esperienza lavorativa e cosa no? Questa guida dettagliata risponde a queste domande.
In CurriculArte parliamo SEMPRE dell’ottimizzazione del curriculum e del profilo LinkedIn. Se sei un nuovo lettore, benvenuto! Siamo il team di CurriculArte. Aiutiamo le persone in cerca di lavoro ad ottenere un posto nelle aziende che desiderano, attraverso i nostri servizi di Scrittura e Revisione Curriculum, Traduzione Curriculum, Scrittura e Restyling del profilo LinkedIn e di Career Coaching.
In altri articoli abbiamo analizzato le tecniche di scrittura del curriculum, della lettera di presentazione e del profilo LinkedIn. In questo articolo scopriamo cosa è l’esperienza lavorativa, cosa non lo è e come presentarla nel CV.
Indice
Cosa è l’esperienza lavorativa (e cosa non lo è)
Il volontariato conta come esperienza lavorativa?
Gli stage contano come esperienza lavorativa?
La ricerca conta come esperienza lavorativa?
L’università conta come esperienza lavorativa?
Gli hobby e le attività contano come esperienza lavorativa?
I progetti contano come esperienza lavorativa?
Fare la babysitter conta come esperienza lavorativa?
Lavorare in un fast food conta come esperienza di vendita?
Cosa fare se non hai abbastanza esperienza lavorativa
Domande frequenti
Posizione di lavoro di livello base […]. Sono richiesti almeno 3 anni di esperienza.
Se una frase del genere in un annuncio di lavoro ti suscita irritazione, sei in buona compagnia.
La maggior parte dei lavori (incluse alcune posizioni di livello base) richiedono almeno un po’ di esperienza in un ruolo simile. Il problema è che è difficile capire cosa conta come “esperienza” e cosa no. Uno stage è esperienza lavorativa? E il volontariato? Gli hobby?
La risposta è sì e no.
Ecco esattamente cosa è l’esperienza lavorativa, cosa non conta come esperienza e come ottimizzare al meglio il tuo curriculum.
Cosa conta come esperienza lavorativa (e cosa no)
Ecco una breve lista di attività che possono essere considerate come esperienza lavorativa ed essere incluse nel tuo curriculum:
- Volontariato
- Stage
- Ricerca
- Hobby e attività extracurriculari
- Progetti
- Babysitting, lavoro in fast food e altri lavori occasionali
- Corsi universitari
Cosa è l’esperienza lavorativa (regola generale)
Come capire cosa conta come esperienza lavorativa e se includerla o meno nel tuo curriculum?
Segui questa semplice regola generale: se è l’esperienza più pertinente che hai, includila nel tuo curriculum. Se hai altre esperienze in quantità sufficiente da riempire un curriculum di una pagina, lasciala fuori.
Se vuoi una risposta più lunga, leggi il resto dell’articolo approfondire in dettaglio cosa è l’esperienza lavorativa, come includere ciascuno di questi elementi nel tuo curriculum e quando invece ometterli.
Il volontariato conta come esperienza lavorativa?
Il volontariato è un’attività utile da includere nel tuo curriculum. Nonostante non sia un’esperienza retribuita, nella maggior parte dei casi il volontariato richiede un impegno simile a quello di un lavoro tradizionale. Ad esempio essere puntuale e svolgere i compiti assegnati. Questo rende il volontariato una delle migliori attività da includere nel tuo curriculum, se non hai molta esperienza lavorativa retribuita.
Quando includerlo: se non hai esperienza lavorativa più rilevante.
Quando ometterlo: se hai abbastanza esperienza retribuita da riempire almeno una pagina del tuo curriculum.
Gli stage contano come esperienza lavorativa?
Non esattamente. La maggior parte delle aziende non considera gli stage come esperienza lavorativa in termini di anni richiesti, ma questo dipende dall’azienda. Comunque, gli stage sono un ottimo modo per mostrare risultati in un contesto professionale, specialmente se sono nello stesso settore per cui ti stai candidando.
Quando includerlo: se lo stage era nel tuo campo o se puoi usarlo per dimostrare competenze trasferibili.
Quando ometterlo: se sono passati alcuni anni dall’ultimo stage e hai accumulato più esperienza da allora.
La ricerca post-laurea conta come esperienza lavorativa?
La ricerca post-laurea conta sicuramente come esperienza lavorativa. Se hai ricoperto un ruolo di Assistente di ricerca post-laurea puoi inserirlo nella sezione relativa alla tua esperienza lavorativa, includendo il datore di lavoro, le date e i risultati rilevanti.
La ricerca di livello universitario non conta ufficialmente come esperienza lavorativa, ma puoi comunque inserirla nel tuo curriculum. Includi la tua partecipazione a progetti di ricerca in una sezione dedicata ai progetti, all’istruzione o alle pubblicazioni, a seconda di come scegli di formattare il tuo curriculum.
Quando includerlo: se hai ricoperto una posizione di ricerca post-laurea o hai partecipato in modo significativo alla ricerca universitaria.
Quando ometterlo: se sei stato coinvolto marginalmente nella ricerca e questa non dimostra competenze o esperienze rilevanti.
L’università conta come esperienza lavorativa?
No. Sebbene la sezione dedicata all’istruzione sia una parte importante del tuo curriculum (specialmente se stai ancora studiando o sei un neolaureato), non è la stessa cosa dell’esperienza lavorativa.
Non importa quanto siano rilevanti: includere nell’esperienza lavorativa i corsi universitari frequentati è ingenuo e fuori luogo. Inserisci queste informazioni nella sezione dedicata all’istruzione. Se questa è la tua esperienza più rilevante, può comunque essere posizionata all’inizio del tuo curriculum.
Quando includerlo: se ti sei laureato di recente e il tuo titolo di studio è l’esperienza più rilevante che hai.
Quando ometterlo: se ti sei laureato molti anni fa, i corsi frequentati diventano meno rilevanti rispetto a un’esperienza lavorativa più recente.
Gli hobby e le attività contano come esperienza lavorativa?
Generalmente no. Il che non significa che non possano mai essere inclusi nel curriculum.
Gli hobby personali non sono particolarmente pertinenti per la maggior parte dei lavori, con alcune eccezioni. Ad esempio, se vuoi citare la tua partecipazione a sport di squadra per evidenziare le tue abilità di lavoro di squadra. Le attività più organizzate, come l’impegno in club ed organizzazioni extrascolastiche, sono un modo migliore per mostrare i tuoi risultati ed evidenziare le competenze trasferibili.
Quando includerlo: se puoi dimostrare risultati rilevanti o competenze trasferibili.
Quando ometterlo: se è un hobby personale senza alcun risultato notevole, come leggere o fare lunghe passeggiate.
I progetti contano come esperienza lavorativa?
Come esperienza lavorativa, non necessariamente. Come aggiunta preziosa al tuo curriculum, sì. I progetti personali o educativi possono essere un ottimo modo per dimostrare come hai utilizzato le tue competenze tecniche in pratica. Il che è molto più convincente che semplicemente elencarle in una lista di competenze. Se possibile, collega direttamente un portfolio, in modo che i responsabili delle assunzioni possano valutare il tuo lavoro di persona.
Quando includerlo: se vuoi dimostrare competenze tecniche rilevanti, che non hai utilizzato in un ambiente di lavoro tradizionale.
Quando ometterlo: se si tratta più di un hobby occasionale, o se sono incompleti: i progetti completati fanno un’impressione migliore.
Il babysitting conta come esperienza lavorativa?
Certo che sì! Soprattutto se sei ancora studente, lavori part-time come il babysitting, la vendita al dettaglio o il servizio di ristorazione sono ottime attività per dimostrare che hai una buona etica del lavoro e qualche tipo di esperienza lavorativa.
Quando includerlo: se non hai un’esperienza lavorativa retribuita più rilevante nel tuo campo o settore.
Quando ometterlo: se è stato un impegno una tantum o molto occasionale.
Cosa fare se non hai abbastanza esperienza lavorativa
E’ il dilemma di sempre: come fai ad avere più esperienza se hai bisogno di esperienza solo per ottenere un lavoro?
Ecco come cercare lavoro per un ruolo da principiante senza alcuna esperienza:
Ottieni più esperienza
Può sembrare stupido, ma la cosa migliore da fare se non hai alcuna esperienza lavorativa è ottenerla. Invece di aspettare che qualcuno ti assuma, perché non approfittare di piccoli lavori e fare da te? Ad esempio, puoi crea un profilo freelance su siti come Upwork, Fiverr o Reddit e pubblicizzare direttamente i tuoi servizi. Potrebbe non essere il lavoro dei tuoi sogni, ma ti permetterà di elencare qualche effettiva esperienza lavorativa.
Contatta startup recenti
Le startup recentemente finanziate sono più propense a dare una possibilità a candidati meno esperti, dato che anche loro sono realtà sconosciute. Spesso non hanno processi di assunzione rigidi, il che rende più facile entrare. Puoi poi usare quell’esperienza come trampolino di lancio per opportunità più grandi e migliori. Oppure puoi potresti decidere che ti piace contribuire a costruire qualcosa dal nulla.
Fai networking (ovvero, chiedi a chi conosci)
Ormai è un cliché, ma chi conosci può essere più importante di ciò che sai.
- Chiedi a persone che conosci se hanno conoscenza di offerte di lavoro, o se possono metterti in contatto con persone che potrebbero aiutarti.
- Utilizza la rete di conoscenze dell’Università o della scuola.
- Contatta persone nel tuo settore di interesse su LinkedIn per chiedere un colloquio informativo.
Quanto a LinkedIn, per avere un profilo efficace e “acchiappa visite”, la strategia migliore è quella di chiedere aiuto a un professionista del settore, che sa esattamente come fare per massimizzare la visibilità del tuo profilo nelle ricerche dei recruiter e delle aziende che cercano persone da assumere. Trovi maggiori dettagli qui.
Valuta i programmi per neolaureati
Molte aziende offrono specifici programmi per neolaureati, al fine di individuare candidati promettenti. Se ti trovi in un settore in cui i programmi per neolaureati sono comuni (pensa a settori come finanza, management, diritto, marketing e persino vendita al dettaglio), vale la pena considerare anche queste opportunità.
Qualche consiglio per il tuo curriculum
Elenca i tuoi successi in punti elenco
Indipendentemente da ciò che scegli di includere nel tuo curriculum, assicurati sempre di elencare da 1 a 3 risultati pertinenti in elenco puntato. Inizia ogni punto con un verbo d’azione (ho guidato, ho organizzato, ho rinnovato, ecc.), descrivi chiaramente ciò che hai fatto e includi il risultato raggiunto, o qualche tipo di successo misurabile.
Evidenzia le abilità trasferibili
Non hai bisogno di esperienza per mettere in risalto competenze trasferibili, che sono rilevanti per il lavoro per cui ti stai candidando. Le soft skills come il lavoro di squadra, la comunicazione, la gestione del tempo e l’attenzione ai dettagli sono richieste indipendentemente dal settore o dal ruolo.
Elenca le competenze tecniche chiave
Se hai specifiche competenze tecniche (cose come la conoscenza di specifici software, linguaggi di programmazione, hardware o certificazioni), elencale direttamente in una sezione dedicata. Per avere un’idea delle competenze tecniche richieste, analizza la descrizione del lavoro.
Crea titoli di sezione appropriati
Elencare altri tipi di esperienza nel tuo curriculum non significa nascondere che non si tratta di esperienza lavorativa ufficiale. Soprattutto se sei un neolaureato o ti stai candidando per una posizione d’ingresso, i responsabili delle assunzioni capiscono che potresti non avere molta esperienza lavorativa retribuita.
Invece di essere subdolo/a al riguardo, sii trasparente sul tipo di esperienza e lascia che siano i tuoi risultati a parlare. Alcuni titoli di sezione appropriati da usare nel tuo curriculum sono:
- Volontariato
- Tirocini
- Progetti
- Formazione
- Hobby e Interessi
Se non sei sicuro, o sicura dell’organizzazione e dell’efficacia del tuo curriculum, oppure non hai tempo di occupartene, nel team di CurriculArte trovi CV Specialist professionisti, pronti a revisionare e ottimizzare il tuo curriculum e la tua lettera di presentazione e il tuo profilo LinkedIn. Ti forniscono inoltre preziosi consigli extra per sostenere al meglio il colloquio di lavoro.
Ecco un esempio di come potrebbero presentarsi il tuo Curriculum e la tua lettera di presentazione dopo il nostro intervento:
Come vedi, l’aspetto è molto curato. Tutti gli elementi fondamentali del curriculum sono presenti e posizionati in modo strategicamente funzionale nel documento. Ogni dettaglio è curato per la massima efficacia comunicativa. Abbinata al curriculum c’è anche la lettera di presentazione, che riprende lo stesso design del CV.
In questo esempio la strategia comunicativa che utilizziamo non è evidente, perchè questo è solo un modello (per privacy infatti non possiamo pubblicare i CV che abbiamo confezionato appositamente ai candidati che richiedono il nostro servizio).
Domande frequenti
Dovrei candidarmi per un lavoro se non ho l’esperienza richiesta?
Indipendentemente dal fatto che la tua esperienza sia o meno esperienza lavorativa ufficiale: Sì.
Ovviamente va usato il buon senso. Se una posizione senior o di medio livello richiede 7-10 anni di esperienza lavorativa e ne hai forse uno, non candidarti. Ma se si tratta di una posizione d’ingresso che richiede 1-3 anni, o un lavoro che chiede 5 anni e tu ne hai un solido 3 o 4, vai avanti!
Gli annunci di lavoro spesso esagerano su quanta esperienza sia realmente necessaria, o descrivono il loro candidato, ma non si aspettano realisticamente di assumere qualcuno che soddisfi tutti i requisiti.
Se hai un livello ragionevole di esperienza e soddisfi la maggior parte dei criteri nella descrizione del lavoro, procedi e candidati. Non sembrerai sciocco o fuori luogo e potresti persino ottenere il lavoro.
Perché gli annunci di lavoro chiedono più esperienza di quanto effettivamente è necessario?
Dovresti pensare ai requisiti in un annuncio di lavoro più come a una lista dei desideri: nella migliore delle ipotesi, questo è l’aspetto che avrebbe il candidato ideale. Ma i responsabili delle assunzioni sanno che il candidato perfetto non è sempre disponibile. Quindi qualsiasi reclutatore ragionevole si aspetterà che le persone si candidino anche se non soddisfano ogni singolo criterio. Assicurati solo di riuscire a distinguere tra un “requisito desiderabile” e un vero e proprio “requisito obbligatorio”.
Come posso capire quanta esperienza è realmente necessaria?
L’annuncio di lavoro è il modo più ovvio, ma non è l’unico. Cerca su LinkedIn persone con lo stesso titolo di lavoro e cerca anche l’azienda su Glassdoor. In particolare, Glassdoor è sia una bacheca di lavoro online, che un social network, in cui gli impiegati e gli ex impiegati di un’azienda anonimamente recensiscono le aziende e i loro superiori. Questo dovrebbe darti una buona idea di quanta esperienza le persone in quel ruolo necessitano realisticamente. E se l’azienda assume regolarmente candidati con meno qualifiche di quelle richieste.
Leggi anche: I migliori siti per trovare lavoro e come usarli al meglio
Cosa è l’esperienza lavorativa: punti chiave
La definizione di “esperienza lavorativa” è piuttosto ampia. Ciò che conta veramente è come le tue esperienze si ricollegano alle posizioni per cui ti vuoi candidare. Ecco i punti essenziali da ricordare:
Lavori part-time e occasionali
Possono dimostrare una forte etica del lavoro e competenze trasferibili.
Volontariato
Utile soprattutto se la tua esperienza lavorativa retribuita è limitata.
Stage
Non sempre conteggiati come esperienza lavorativa, sono un’ottima vetrina delle tue competenze in un contesto professionale.
Ricerca
La ricerca post-laurea conta come esperienza lavorativa, quella durante la laurea può comunque essere elencata nel tuo curriculum.
Università
Non conta come esperienza lavorativa, ma è una parte importante del tuo curriculum.
Hobby e attività
Gli hobby personali contano solo se dimostrano abilità specifiche per il lavoro.
Progetti
Non sempre sono conteggiati come esperienza lavorativa, ma possono dimostrare le tue competenze pratiche.
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