
Mi parli di lei è una delle prime domande che puoi ricevere durante il colloquio di lavoro. Si presenta come una semplice domanda esplorativa, ma nasconde un trabocchetto. Tuttavia, se sai come rispondere correttamente a questa domanda puoi fare una buona impressione. E indirizzare il colloquio di lavoro nella direzione a te favorevole.
[Versione aggiornata a Gennaio 2024]
In CurriculArte parliamo SEMPRE dell’ottimizzazione del curriculum e del profilo LinkedIn. Se sei un nuovo lettore, benvenuto! Siamo il team di CurriculArte. Aiutiamo le persone in cerca di lavoro ad ottenere un posto nelle aziende che desiderano, attraverso i nostri servizi di Scrittura e Revisione Curriculum, Traduzione Curriculum, Scrittura e Restyling del profilo LinkedIn e di Career Coaching.
In altri articoli abbiamo analizzato le tecniche di scrittura del curriculum, della lettera di presentazione e del profilo LinkedIn. In questo articolo vediamo come rispondere correttamente ed efficacemente alla domanda “Mi parli di lei” durante un colloquio di lavoro.
È bene chiarire subito che il colloquio di lavoro serve a stabilire se sei la persona giusta per l’azienda e per la posizione di lavoro. E non a diventare buoni amici.
Quindi, quando un recruiter o selezionatore o ti dice: Mi parli di lei, in realtà intende chiederti:
Cosa devo sapere su di te?
Purtroppo un’altissima percentuale di candidati confonde il vero senso di questa richiesta e, rispondendo in modo inappropriato e superficiale, finisce per gettare al vento ottime buone occasioni.
Quando ti chiedono Mi parli di lei (così come Perché dovremmo assumerla?) ti stanno in realtà dando una grossa opportunità. Ti hanno infatti servito su un piatto d’argento la possibilità di
venderti al meglio, presentandoti come la soluzione
cioè come il candidato giusto per il problema/necessità dell’azienda.
Il punto sta nel cogliere questo vantaggio e utilizzarlo al meglio, invece di abbozzare risposte d’istinto, che molto spesso risultano controproducenti.
Per rispondere in modo appropriato, devi raccontare al selezionatore i risultati e successi che hai conseguito e le esperienze che hai maturato. È questo (e null’altro) che ti rende il candidato ideale.
Colloquio di lavoro: come rispondere alla domanda Mi parli di lei
Se il tuo pensiero è Cosa vuole veramente sapere? sei sulla strada giusta. Il tuo interlocutore vuole infatti capire quanto bene puoi inserirti nella posizione lavorativa.
Per dare una riposta efficace usa lo schema di risposta in 2 parti qui di seguito illustrato.
Ma prima chiedi chiarimenti
Se vuoi assicurarti di dare le informazioni che il selezionatore vuole realmente ricevere, potresti iniziare la tua risposta con una domanda tipo:
Ne sarei felice. Mi può dare un’idea del tipo di informazioni che desidera sapere?
Iniziando in questo modo puoi calibrare ancora meglio la tua risposta ed essere più colloquiale.
Mi parli di lei – il modello di risposta in due parti
La domanda Mi parli di lei non è un invito a raccontare la storia della tua vita, o a condividere i segreti sui tuoi datori di lavoro attuali o passati. Mettiti invece nei panni dell’interlocutore e sottolinea solo ciò che ti farà risaltare come qualificato per l’azienda e per la posizione di lavoro.
Parte 1. Come / perché sei qualificato per questa opportunità
Riassumi quello che hai fatto e che ti qualifica per questa mansione / posizione di lavoro. Non recitare pedissequamente ciò che è scritto sul tuo curriculum vitae. E non dare per scontato che l’intervistatore, che magari ha già visto molti candidati, si ricordi le tue qualifiche durante il colloquio.
Presenta i punti salienti più significativi, quelli che sono più rilevanti per questo lavoro. Questi sono i requisiti che rendono chiaro che sei un ottimo candidato per la posizione di lavoro.
Parte 2. Perché ti sei candidato per questo lavoro
Qui devi procedere con molta attenzione e non dire nulla che possa essere interpretato come desiderio di lasciare il tuo attuale lavoro e/o datore di lavoro. Sottolinea piuttosto l’opportunità di andare avanti nella tua carriera.
Non dire che non hai sbocchi di carriera nel tuo lavoro attuale, o che sei bloccato in una posizione senza possibilità di crescita. Anche se fosse vero, daresti l’impressione di essere li solo per il tuo interesse (ovvio che sia così). E non come risorsa utile per l’azienda.
Un errore che commettono in molti è quello di motivare la propria candidatura col desiderio di lavorare più vicino a casa. Magari perché i figli a volte escono in anticipo da scuola e vorrebbero poter stare con loro. O peggio ancora, affermando di essere stanchi per il pendolarismo. O di voler avere più tempo libero. Possono essere tutte ragioni più che legittime, ma
stai lontano da ragioni che non siano chiaramente legate alla tua carriera!
Per farti un esempio, ecco come potrebbe rispondere un candidato a una posizione direttiva per una filiale di una società di trasporti:
“Sono nato e cresciuto a XYZ e ho un’ottima conoscenza della zona, così come dei Comuni e della Provincia XYY. Nel corso degli ultimi 9 anni con la Società di Trasporti ABC ho progredito attraverso le posizioni di Caricatore, Corriere, Responsabile di zona e Vice Direttore.
Nella mia posizione più recente, ho avuto l’opportunità di completare numerosi programmi di formazione manageriale, supervisionare e gestire tutte le posizioni all’interno della filiale e di partecipare a progetti speciali, in collaborazione con il Direttore dell’Area XYZ. Mi piace essere un leader e avere l’opportunità di potenziare e motivare la mia squadra.
L’anno scorso ho vinto il premio di produttività come team che ha prodotto i migliori risultati. Credo quindi che questa esperienza e formazione mi abbiano preparato per fare il passo successivo e ambire a una posizione di gestione con un nuovo grande datore di lavoro”.
Questa è una risposta intelligente e ben preparata in anticipo. Prendi spunto per fare altrettanto.
In questo esempio, il candidato mette in risalto gli aspetti che lo qualificano per la posizione di lavoro, la sua conoscenza della zona, il lungo percorso nell’azienda attuale e il riconoscimento dei risultati di gestione che ha ottenuto.
Intelligentemente, non si concentra su aspetti secondari e marginali, o su informazioni personali. Ma dipinge un quadro del perché lui è il candidato perfetto per il lavoro.
Guarda anche al futuro della sua carriera, in cerca di una posizione di gestione col nuovo datore di lavoro.
Mi parli di lei – cosa non dire durante il colloquio
Mi parli di lei è una domanda trabocchetto. Infatti, se ti metti a parlare di te senza una pianificazione o senza contestualizzare rispetto alla posizione di lavoro per cui ti trovi li, puoi finire per dare informazioni che possano far pensare che sei:
- sovra-qualificato/a
- sotto-qualificato/a
- sciocco/a o ingenuo/
- impreparato/a per il colloquio (quindi non veramente interessato/a)
- un rischio per l’azienda
Questo perché la maggior parte delle persone parla di ciò che sa, divaga sulle cose della propria vita, sui figli, su ciò che ama / odia. Ma ricordati: QUESTO E’ UN COLLOQUIO DI LAVORO.
L’unico scopo dell’azienda è capire se sei la persona giusta. Se sei adatto. E questo ovviamente vale anche per te.
Perciò evita risposte che rilascino informazioni personali. A meno che non siano chieste in modo esplicito. Nessuno infatti ti assumerà perché hai dei figli carini, una moglie o marito meravigliosi, o un hobby interessante.
Prepararti per il colloquio di lavoro
Prima di presentarti a qualsiasi colloquio di lavoro devi fare un lavoro di preparazione, finalizzato conoscere bene te stesso, o te stessa, per capire se sei qualificato per la posizione di lavoro e per l’azienda. Per sapere questo è necessario:
- fare ricerche sull’azienda
- identificare, catalogare e verificare le tue competenze, i tuoi punti di forza, la tua unicità e il tuo valore
- fare molta simulazione del colloquio, in modo da apparire naturale e sicuro di te.
In questo modo sarai pronto, o pronta per metterti nei panni del datore di lavoro ed evidenziare ciò che ti renderà un candidato qualificato per la posizione e per l’azienda.
Per prepararti efficacemente al colloquio di lavoro, leggi la guida gratis Come affrontare un colloquio di lavoro.
Sai qual è la strategia più efficace per elaborare i punti sopraindicati?
Fare il lavoro di preparazione per il colloquio già durante la stesura del tuo curriculum vitae.
Infatti
la scrittura del curriculum è il momento fondamentale per fare chiarezza su di te
soprattutto come professionista. In questo modo puoi “progettare” in maniera più coerente fin dal principio come proporti, per apparire come il candidato giusto, facendo combaciare al meglio tutti gli elementi.
Non avrebbe infatti senso inviare un curriculum “generico”, che non ti presenti come qualificato, o qualificata per una determinata posizione di tuo interesse, perché sarebbe totalmente inefficace e non ti farebbe arrivare al colloquio.
Ricorda quindi che, per preparati adeguatamente alle domande che riceverai durante il colloquio di lavoro, compresa la domanda Mi parli di lei, occorre sempre partire dalla stesura di un curriculum vitae ad hoc, focalizzato sulla posizione di lavoro e azienda specifica.
Non ti senti sicuro di riuscire a scrivere un curriculum veramente efficace e distintivo? Ritieni che sia meglio affidarti a professionisti del settore, per ottimizzare il tuo curriculum e lettera di presentazione in ogni aspetto? Nel team di CurriculArte trovi CV Specialist professionisti, pronti a revisionare e ottimizzare il tuo curriculum e la tua lettera di presentazione e il tuo profilo LinkedIn. Ti forniscono inoltre preziosi consigli extra, per rendere un po’ più semplice il complicato processo di ricerca del lavoro.
Ecco un esempio di come potrebbero presentarsi il tuo curriculum e la tua lettera di presentazione dopo il nostro intervento:
Come vedi, l’aspetto è molto curato. Tutti gli elementi fondamentali del curriculum sono presenti e posizionati in modo strategicamente funzionale nel documento. Ogni dettaglio è curato per la massima efficacia comunicativa. Abbinata al curriculum c’è anche la lettera di presentazione, che riprende lo stesso design del CV.
In questo esempio la strategia comunicativa che utilizziamo non è evidente, perchè questo è solo un modello (per privacy infatti non possiamo pubblicare i CV che abbiamo confezionato appositamente ai candidati che richiedono il nostro servizio).
Domanda colloquio di lavoro Mi parli di lei: conclusione
Con una pianificazione accurata e una buona pratica puoi imparare a venderti al meglio. La domanda Mi parli di lei diventa allora un esercizio efficace per dimostrare tutto il tuo valore e avvicinarti un passo di più al posto di lavoro giusto per te.
Prima di salutarci, dai un’occhiata ai nostri servizi professionali di:
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