Come contrattare lo stipendio durante il colloquio è una delle domande più ricorrenti e complesse. Sapere come negoziare lo stipendio è fondamentale. Lo stipendio iniziale segnerà infatti il punto di partenza e, in molti casi, sarà il salario definitivo per molto tempo.
Prima di rivelarti 6 potenti consigli per maneggiare con sicurezza ed efficacia la complessa arte della contrattazione dello stipendio, dobbiamo entrare nella psicologia aziendale e avere chiari alcuni comportamenti che potrebbero trarci in inganno.
L’argomento stipendio è delicato e solitamente si lascia alla fine del colloquio, ma attenzione, non sempre è così. A volte selezionatori e datori possono introdurlo a metà del colloquio e prenderti alla sprovvista, perché non te lo aspetti in quel momento. Potresti così innervosirti e dare una risposta inadeguata se non hai adeguatamente preparato in precedenza una strategia efficace su come contrattare lo stipendio.
Cosa vuole sapere l’azienda e perché
Quello che l’azienda vuole sapere realmente è quale è lo stipendio minimo che accetteresti per lavorare con loro. Ovviamente non te lo possono chiedere in questi termini, sarebbe brutto e poco etico. Però per l’azienda questa informazione rappresenta un vantaggio nel momento di negoziare lo stipendio col candidato.
Perché alcune aziende pubblicano lo stipendio e altre no?
Aziende che pubblicano lo stipendio. Le imprese serie e ben strutturate dispongono di tabelle salariali e le applicano per stabilire i salari dei nuovi assunti. Tutte le persone in azienda si muovono entro un range in base a criteri definiti precedentemente (livello di istruzione, gerarchia, anzianità, ecc.). Solitamente sono aziende con una politica retributiva chiara, trasparente e conosciuta a tutti. Perciò non ci sono problemi a rendere pubblico uno stipendio o un range di retribuzione.
Aziende che non pubblicano lo stipendio. I motivi sono diversi. Uno di questi solitamente è che l’azienda non ha una politica retributiva chiara, cioè in essa lavorano profili con lo stesso grado di responsabilità, livello di studi, anzianità, ecc., ma che guadagnano stipendi differenti. Sono aziende che attuano una politica salariare reattiva, attraverso criteri soggettivi, poco chiari e probabilmente poco equi. Quindi, per evitare tensioni interne, non rendono pubblica la retribuzione.
Altre volte l’offerta mira ad attrarre profili con differenti livelli di esperienza e quindi livelli retributivi differenti. Per evitare che i candidati si auto escludano per questioni retributive, si preferisce non rivelare lo stipendio nell’offerta.
Perché lo stipendio è una domanda obbligata durante il colloquio di lavoro?
Selezionatori e datori devono necessariamente affrontare il tema del salario durante il colloquio perché hanno bisogno di un riferimento col quale mediare tra le aspettative del candidato e la retribuzione che l’azienda è disposta a pagare. Per questo motivo quindi, non devi resistere a dare una risposta sullo stipendio desiderato. È un dato necessario all’azienda e se non lo fornisci corri il rischio di essere scartato. Pensa allo stipendio come a un requisito della posizione vacante, al pari dell’esperienza, conoscenza delle lingue, ecc.
Come contrattare lo stipendio efficacemente
Per evitare sospetti la tua risposta deve sembrare quasi improvvisata, come se la stessi elaborando sul momento. Per fare questo usa un linguaggio semplice e gioca con i tempi.
Non innervosirti nell’affrontare questo argomento, sai che prima o poi emergerà, quindi mantieni la calma e segui il tuo piano.
C’è un altro aspetto da considerare, prima di passare ai consigli su come contrattare lo stipendio.
Considera anche che il modo in cui il tuo curriculum presenta la tua figura professionale ha un “peso” nella determinazione del tuo valore da parte dei responsabili delle assunzioni. Cosa vuol dire questo? Semplicemente che, se il tuo curriculum è strutturato in maniera efficace e mette bene in risalto le tue abilità connesse alla posizione di lavoro, i tuoi risultati e una traiettoria di carriera chiara e convincente, i responsabili delle assunzioni saranno portati a valorizzare economicamente di più la tua candidatura. In altri termini, sembrerà che vali di più.
Ecco perchè, in un mercato del lavoro così competitivo come quello odierno, è fondamentale presentarsi al meglio possibile fin da subito. I nostri CV Specialist sono in grado di valorizzare al massimo il tuo profilo, in modo da far percepire un valore più elevato agli occhi dei selezionatori. Per ottenere questo beneficio, dai un’occhiata ai nostri servizi di revisione e ottimizzazione curriculum e lettera di presentazione e ottimizzazione profilo LinkedIn.
Ecco un esempio di come potrebbero presentarsi il tuo Curriculum e la tua lettera di presentazione dopo il nostro intervento:
Come vedi, l’aspetto è molto curato. Tutti gli elementi fondamentali del curriculum sono presenti e posizionati in modo strategicamente funzionale nel documento. Ogni dettaglio è curato per la massima efficacia comunicativa. Abbinata al curriculum c’è anche la lettera di presentazione, che riprende lo stesso design del CV.
In questo esempio la strategia comunicativa che utilizziamo non è evidente, perchè questo è solo un modello (per privacy infatti non possiamo pubblicare i CV che abbiamo confezionato appositamente ai candidati che richiedono il nostro servizio).
Ecco ora qui di seguito 6 consigli su come contrattare lo stipendio, che ti possono aiutare se vuoi chiedere un aumento, o se sei coinvolto nel processo di assunzione per un nuovo lavoro:
1. Mostrati sicuro di te stesso
Tieni a mente che reclutatori e datori di lavoro sono preparati alla richiesta di negoziazione del salario. Quando si elabora una strategia su come contrattare lo stipendio, il punto fondamentale è che se chiedi un aumento devi anche saper motivare bene perché lo chiedi.
Preparati quindi a esporre i tuoi traguardi, le tue abilità, le tue qualità, ciò che di unico sarai in grado di dare all’azienda. Segui sempre un filo logico e mantieni la massima calma e freddezza.
Se stai chiedendo un aumento salariale all’impresa in cui già stai lavorando, evidenzia tutti i successi che hai ottenuto, i traguardi che hai raggiunto e il concreto valore che hai apportato all’azienda.
2. Fai bene le tue ricerche
Devi conoscere il range di salario per la tua specifica posizione e cosa puoi quindi chiedere realisticamente, senza eccedere.
Verifica anche quali sono le condizioni del settore o dell’industria in cui lavori. C’è una fase crescita, di stagnazione, o di contrazione? A seconda della situazione, la tua richiesta sarà percepita in modo diverso. Tienine conto.
3. Non dare numeri per primo
Questa è una strategia fondamentale quando è il selezionatore / datore a tirare fuori l’argomento per primo. Risulta obiettivamente più difficile quando siamo noi a proporlo. Se proprio siamo chiamati ad esporci per primi, il consiglio e di rimanere sul vago, dichiarando qualcosa come “le mie aspettative sono in linea con la mia esperienza e le mie abilità professionali”.
4. Fai pressione, ma con attenzione
Nel caso di un nuovo impiego, con molta cautela fai capire che hai altre possibilità oltre alla posizione lavorativa a cui ti stai candidando.
5. Flessibilità
Mostrati flessibile sull’offerta economica che riceverai dall’azienda, valutando anche tutte gli altri elementi non prettamente monetari, ma che possono avere un’incidenza notevole come controparte al tuo operato.
Conduci sempre le trattative salariali di persona.
6. Prendi tempo
Generalmente non si dovrebbe accettare una proposta salariale sul momento, né dare alcun segno davanti a un’offerta salariale o di aumento.
Ai profili medio-alti normalmente non si fanno offerte direttamente durante il colloquio di lavoro, anche se è quello finale. Però può succedere. Nel caso, è sempre bene chiedere tempo per valutare l’offerta (consultare il partner, ad esempio) prima di rispondere. In caso positivo, dopo un paio di giorni invia una mail in cui comunichi di accettare l’offerta.
Se invece l’offerta non è abbastanza attraente, ma pensi che le altre condizioni siano interessanti, è il momento di negoziare. Ma attenzione a non esagerare. Chiedi un altro incontro di persona, se possibile, dove rilancerai la tua offerta.
In caso di profili meno qualificati, dove il valore differenziale fra i candidati non è così marcato, o se si ha realmente bisogno del lavoro, si può accettare sul momento, ma prima di confermare è bene ripassare col selezionatore/datore tutte le condizioni retributive, incluso il numero di mensilità, benefici aggiuntivi, numero di ore di lavoro, formazione, tipo di contratto, durata, livello di inquadramento, incarichi, ecc.
Le offerte retributive sono negoziabili?
Si, tutto è negoziabile. Non precipitarti a rifiutare un’offerta solo perché ritieni la parte retributiva insufficiente. Il denaro è importante, ma non è tutto. Valorizza anche altri aspetti importanti: il progetto, il percorso professionale, il grado di responsabilità, le opportunità di crescita, il piano di carriera, gli incentivi, la formazione, la flessibilità, il tipo di giornata lavorativa, i benefici sociali, il brand dell’azienda, ecc. Anche tutti questi aspetti possono entrare nella contrattazione.
Come contrattare lo stipendio o chiedere un aumento: punti chiave
In tutto il processo che riguarda la strategia su come contrattare lo stipendio, focalizzati sempre su tre parole chiave da tenere a mente:
- Tranquillità
- Preparazione
- Sicurezza di te.
Prima di salutarci, dai un’occhiata ai nostri servizi professionali di:
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