LAVORARE NEL SOCIALE
Stai valutando alternative professionali? Hai spirito altruistico e ti piacerebbe lavorare nel sociale? In questo articolo scopriamo in che modo aiutare il prossimo può diventare una professione e una fonte di guadagno.
In CurriculArte parliamo SEMPRE dell’ottimizzazione del curriculum e del profilo LinkedIn. Se sei un nuovo lettore, benvenuto! Siamo il team di CurriculArte. Aiutiamo le persone in cerca di lavoro ad ottenere un posto nelle aziende che desiderano, attraverso i nostri servizi di Scrittura e Revisione Curriculum, Traduzione Curriculum, Scrittura e Restyling del profilo LinkedIn e di Career Coaching.
In altri articoli abbiamo analizzato le tecniche di scrittura e ottimizzazione del curriculum, lettera di presentazione e del profilo LinkedIn. In questo articolo affrontiamo il tema del lavorare nel sociale, una tendenza in crescita e con promettenti prospettive occupazionali:
- scopriamo in che modo aiutare il prossimo può diventare una professione e una fonte di guadagno
- lavorare nel sociale: 5 lavori retribuiti in Italia
Di:
– Ilenia Sgrò – copywriter, UGO
– Arianna Brambilla – Responsabile Risorse Umane, UGO
Scopriamo in che modo aiutare il prossimo può diventare una professione e una fonte di guadagno
Il settore del sociale è ricco di sfumature, per questo motivo bisogna innanzitutto chiedersi cosa significa lavorare nel sociale. Vuol dire aiutare gli altri con le proprie competenze, mettendole a disposizione dei bisogni sociali ed anche avere quello spirito umano che ti rende empatico nel capire le situazioni, entrarci e apportare il giusto valore.
Esistono diverse professioni che permettono di aiutare gli altri e, allo stesso tempo, ricevere un compenso adeguato per sostenere le proprie spese economiche. Ecco allora quali, delle tante professioni, potrebbero interessarti:
Lavorare nel sociale: 5 lavori retribuiti in Italia
1. Caregiver Professionale
Conosci già questo termine? Il Caregiver è colui che “si prende cura”. In generale, è il familiare a prendersi cura di una persona cara, di solito di un genitore anziano, ma in questi ultimi anni è sempre più difficoltoso per i familiari riuscire ad affiancare nel giusto modo i parenti fragili, imparando a delegare.
Ed è proprio così che, in alcune città, si sta diffondendo la figura del personal caregiver, un familiare su richiesta in grado di supportare gli anziani e le persone fragili nelle loro attività quotidiane. O semplicemente essere una voce amica, capace di ridare valore alle loro giornate.
Diventare caregiver professionale è possibile per ora grazie a UGO, la prima piattaforma digitale a diffondere questo lavoro ad alto impatto sociale.
Essere caregiver significa svolgere una professione che restituisce tempo di qualità a una famiglia stressata da doveri, sensi di colpa e incombenze, ma soprattutto ridona dignità e sorriso a malati o persone sole, poiché permette loro di vivere la città senza dipendere da nessuno, aumentare aderenza terapeutica e ricevere attenzioni.
La società ha bisogno di crescere e credere al benessere della persona in tutto l’arco della vita. Per questo se si è animati da uno spirito altruistico e si ha piacere nell’aiutare anziani o persone fragili, questo nuovo mestiere può restituire anche a te relazioni umane e una professione legata ad un invecchiamento attivo e positivo.
Il processo di candidatura è semplice ed avviene online. Ti presenti raccontando di te e, una volta inviata la richiesta, ricevi un riscontro in breve tempo, solitamente un paio di giorni.
Scegliere di diventare caregiver professionale significa mettere la propria umanità e il proprio tempo al servizio di chi è più fragile. Se ti rispecchi in questa descrizione, candidati tramite questa pagina.
Il Team UGO è pronto a conoscerti.
2. OSS
Ormai entrato dal 2021 nel ventaglio delle tante professioni sanitarie, chi decide di intraprendere la strada dell’Operatore Socio-sanitario sente dentro di sé la missione di dedicarsi al prossimo. La sua figura ha unificato compiti sanitari e sociali, dall’assunzione delle medicine e cura di piaghe o medicazioni, all’aspetto legato alle buone pratiche di igiene della persona e di somministrazione pasti.
Un ruolo che entra nella quotidianità di una persona e può solo renderla migliore, poiché è il braccio concreto del fare e il cuore pulsante di aiuto all’umore, nell’affrontare al meglio la giornata, o le terapie.
Molte le scuole di specializzazione, ma quello che rende un OSS davvero performato è la volontà di ferro, la vocazione e il valore che apporta alla relazione con il paziente, saperlo muovere in modo corretto, rendendo piacevole ciò che in autonomia farebbe faticosamente.
3. Mediatore culturale
Pensiamo ai migranti che arrivano nel nostro paese: hanno bisogno di essere capiti e abbiamo bisogno anche noi di comprendere la loro lingua e i loro bisogni.
Il mediatore culturale fa da ponte tra diverse culture.
Se hai voglia di imparare culture nuove, un modo diverso di vivere il tempo e la vita, puoi entrare in questo gruppo di mediatori, destinato a crescere. Linguisticamente avrai da apprendere molto, poiché chi arriva nel nostro paese spesso parla con dialetti stretti, ma avrai anche il compito di far conoscere il nostro Paese, aiutare con dignità persone sofferenti nel ritrovare un posto nel mondo e dar loro gli strumenti per cogliere opportunità, facendone emergere i talenti.
4. Family Coach
In Italia ne sentiamo parlare da qualche anno. Il suo compito è quello di guidare la famiglia ad affrontare al meglio le sfide quotidiane. Le dinamiche familiari non si differenziano poi così tanto da quelle di un gruppo aziendale. Serve determinazione, motivazione, collaborazione e focus comune.
Arrivare a chiedere consulenze ad un family coach significa richiedere alla propria famiglia come ottenere il meglio e in che modo permettere a ciascun elemento familiare di esprimere se stesso in maniera costruttiva.
In un secolo più liquido, pieno di ruoli accavallati, obiettivi da raggiungere e sempre minor tempo a disposizione, intraprendere questa professione è per persone molto equilibrate, capaci di cogliere il positivo in ogni situazione e in grado di organizzare un dialogo consapevole tra le parti. Solo per veri eroi, insomma!
5. Organizzatore di eventi per il sociale
Vivere la propria società non è da tutti, poiché spesso, soprattutto alla fine di una pandemia mondiale, si è portati a vivere solo l’individualità della propria casa.
Ma ci sono molte battaglie da combattere, contro le disuguaglianze, o per migliorare la vita di persone fragili. Se ciascuno prendesse come obiettivo migliorare qualcosa verso la sua comunità, ci sarebbe un mondo migliore. Da qui, organizzare eventi e iniziative per il sociale, è come attivare tante relazioni, per accendere l’attenzione di alcuni temi e alimentare l’obiettivo di migliorare un pezzettino alla volta, per donarci un mondo migliore.
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