Il giorno del colloquio di lavoro sta arrivando e sei in ansia perché non sai come comportarti quando sarai faccia a faccia col selezionatore? O al contrario, pensi che non sia necessaria alcuna preparazione? In entrambi i casi, il rischio di commettere errori a colloquio è molto elevato. In questo articolo, con l’aiuto di un simpatico video, scopriamo alcuni errori molto comuni che le persone fanno a colloquio, così da assicurarti che non ci cascherai.
Marco Montemagno, esperto di digital, youtuber, imprenditore e comunicatore, mette in luce in questo video 10 errori da non fare durante il colloquio di lavoro. Errori visti molto di frequente nella sua esperienza di imprenditore, spesso coinvolto in colloqui per assumere collaboratori per i suoi progetti. Se preferisci leggere invece che ascoltare, sotto al video trovi la trascrizione integrale del video sui 10 errori da non fare durante il colloquio. Buona visione e buona lettura!
== Inizio trascrizione video ==
Avvertenza numero uno sui colloqui di lavoro
Tu puoi anche essere un fenomeno, ma se il lavoro è sbagliato per te, non c’è niente da fare. Capita sempre che uno non ti prenda per un lavoro, non perché ce l’abbia con te, o perché pensa che tu non sia in gamba, ma semplicemente non sei adatto nella testa del selezionatore per quel lavoro lì.
Avvertenza numero due
In un colloquio di lavoro ci sono talmente tanti elementi personali, che uno spesso si dimentica, però contano. Se entri nella stanza e al tipo che ti fa il colloquio immediatamente ricordi la faccia dell’amante che ha trovato a letto con la moglie la notte prima, ti garantisco che non è un buon punto di partenza. Siamo tutti esseri umani con mille bias cognitivi e problemi vari, pregiudizi, bla, bla, bla.
Avvertenza numero tre
Ogni colloquio di lavoro fa storia a sé. È diverso se tu fai un colloquio con una multinazionale a Londra, o con un piccolo studio legale di un avvocato a Cesano Boscone. Diverso se tu parli nel colloquio direttamente con la persona che decide, col capo dell’azienda, o è diverso se tu invece fai sette colloqui preliminari con gente diversa.
Molto bene. Smarcate queste tre doverose premesse, provo a dirti la mia opinione, da parte di uno che i colloqui li fa per prendere della gente a collaborare sui propri progetti, secondo una mia personalissima interpretazione. Nei commenti, i recruiter, reclutatori professionisti, o gente che fa tanti colloqui, ci darà più consigli. Però spero che questo dietro le quinte di come ragiona uno quando vai a presentarti, magari ti possa tornare utile.
Errore numero 1: arrivare impreparati
La gente, nella maggior parte dei casi arriva impreparata. Che cosa vuol dire? Che quando vai a fare un colloquio di lavoro, ha ragione Carmine Gallo, dovresti andare pensando di essere l’amministratore delegato di un’azienda gigantesca, che in mondovisione si presenta e fa la presentazione più importante della sua vita, del prodotto più importante della sua carriera. Nella tua testa dovresti essere a quel livello di preparazione. E anche se l’annuncio è generico (io personalmente posto sempre annunci generici), quanto meno essere competente al massimo di quelle che sono le informazioni che hai sul contesto, su chi ha messo l’annuncio, su quella che è l’area di lavoro, il vertical di riferimento.
Errore numero 2: sottovalutare le soft skills
[Le soft skills sono] la capacità di comunicare, di interagire. C’è una ricerca americana che diceva che il 94% delle persone che devono reclutare delle persone sono convinte che chi ha buone capacità di relazionarsi con gli altri ha maggiori probabilità di fare carriera, rispetto a uno che magari ne sa molto di più come competenza tecnica, ma instaura rapporti molto male.
Errore numero 3: l’atteggiamento
Lo definirei un atteggiamento cafone, in generale. Quando arrivate a fare un colloquio, c’è una persona che vi accoglie, una segretaria, la persona alla reception, altri colleghi, gente che per te magari non ha nessun valore, perché non è con loro che devi parlare.
C’è gente che siccome una fa la segretaria, la tratta molto male. Ma magari la segretaria è quella che conta di più in assoluto in quell’azienda, perché è h24 a contatto con l’amministratore delegato. Questo non lo sai.
Non è solo come ti comporti nel colloquio, è anche come ti comporti prima. Come ti comporti sui social? Che cosa posti? Che razza di immagini metti ogni giorno? Che tipologia di persona sei? Quello conta.
La finestra del colloquio è una finestra piccola così, ma tutto quello che c’è intorno viene valutato.
Errore numero 4: la pigrizia
Non c’è uno sforzo durante il colloquio. È come se tu uscissi con una persona e questa ti dice “Mi dai un passaggio a casa?” e tu dici “No guarda, non ho voglia”… Ma come non hai voglia?! È la prima volta che ci esci, un minimo di sforzo, almeno la prima volta. Ecco, non c’è uno sforzo.
Magari ti chiamano a fare un colloquio per seguire il profilo Instagram di una persona. Ma caspita, ma presentati con un prototype, una bozza che hai fatto con gli esempi di post che metteresti e le tipologie di immagini, i colori che sceglieresti. Fammi vedere che ci tieni, fammi vedere che hai fatto uno sforzo, che ci hai perso del tempo. Magari non ti porto risultato, ma fai un’ottima impressione così. Fai una cosa che la maggior parte degli altri candidati non fa.
Errore numero 5: concentrarsi sul passato
A me, azienda che ti devo prendere, interessa il futuro. Non mi interessa quello che hai fatto in passato, si è uno storico… Mi interessa in futuro quali sono i vantaggi, i benefici e i risultati che mi porterai.
Errore numero 6: essere un rompiscatole
Se tu hai un tuo progetto, una tua azienda, immagina, ti interesserebbe avere a bordo una serie di spaccaminc…? Gente che si lamenta ogni giorno, che critica gli altri in continuazione, che insulta, che attacca, chi si comporta male? Oppure vorresti lavorare con uno che viene da te e parla sempre male degli altri? E lo sai com’è, se degli altri parla male con te, con gli altri parlerà male di te.
Come regola generale, con gli spaccaminc… non vuole lavorare nessuno.
Errore numero 7: la disattenzione alla scrittura
Come scrivi è importante. Perché? Perché alla fine dei conti se io devo lavorare con te, poi tu mi devi scrivere delle mail, devi scrivere ai miei clienti e devi scrivere a dei colleghi. Il consiglio in questo caso è scrivere bene, scrivere breve e scrivere in modo organizzato.
Errore numero 8: non ascoltare
È il solito proverbio, che le persone non ascoltano per capire, ma ascoltano solo per rispondere. A un colloquio, lo sai quante volte parlo con una persona e non mi sta ascoltando. Sta solo pensando a quello che dirà dopo, non mi sta ascoltando. Può essere che il problema sia io, che uno dice “Montemagno, che palle”, ma la verità è che se si fermasse un secondo ad ascoltare, capirebbe quali sono i miei obiettivi, quali sono i miei risultati, cosa conta per me. Avrebbe molta più leva nella conversazione.
Errore numero 9: fare un monologo
[È un errore] pensare che uno va a fare un colloquio di lavoro e che sia un monologo, uno stand up dove arrivi e fai la tua performance. Prima cosa da fare, appena hai la possibilità, è fare delle domande. Se fai delle domande e le domande sono intelligenti, beh, questo è un ottimo modo per capire di più, perché comprendi meglio il contesto. È un ottimo modo per guadagnare la fiducia della persona. È un ottimo modo.
Errore numero 10: non prepararsi
La cosa più importante è fare tutto il lavoro prima, che spesso uno si dimentica. Fare tutto il lavoro prima significa:
a. diventare una persona molto competente in quello che fai, qualunque sia il settore, e
b. essere una persona per bene, lo ripeto, una persona per bene, di cui uno si possa fidare.
Ma scusate, immaginate di avere le vostre iniziative: vorreste avere a che fare con delle persone, magari in gamba, competenti, ma di cui non vi fidate per niente? Se uno è una persona per bene, di cui ti fidi, magari non avrà delle enormi competenze in quella fase, ma ci puoi investire, poi costruire.
Mi fermo qui, spero che qualche consiglio vi possa tornare utile. Sono convinto che nei commenti gente più intelligente, reclutante di me darà darà consigli anche molto più interessanti.
E poi in bocca al lupo per il prossimo colloquio. Lo sapete tanto come si dice: se la porta non si apre, o hai sbagliato porta, o stai usando la chiave sbagliata.
== Fine trascrizione video ==
Conclusione
Gestire un colloquio di lavoro non è una cosa semplice. Anche se sei ottimamente preparato, o preparata, entrano in gioco mille variabili e situazioni di cui non puoi avere il controllo.
Il nostro consiglio è quello di prepararsi sempre per ogni colloquio di lavoro, fare il lavoro che la maggior parte delle persone non fa, essere consapevoli dei propri punti di forza e di debolezza, aver sempre un atteggiamento positivo ed empatico e ascoltare sempre l’interlocutore per poter interagire efficacemente con lui.
Nel tuo percorso hai individuato altri errori da non fare durante il colloquio di lavoro? Posta nei commenti qui sotto la tua esperienza.
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